La Certosa di Pavia colpisce con la bellezza delle sue architetture e dei suoi affreschi, il popolare complesso architettonico è il simbolo della città sul Ticino, un vero capolavoro.
Per completare la sua costruzione ci sono voluti quasi 200 anni.
Il primo progetto della Certosa, a pianta a croce latina, porta la firma di Bernardo da Venezia, lo stesso architetto del Duomo di Milano, così come lo stesso committente, Gian Galeazzo Visconti. La prima pietra venne posata nel 1396, l'ultima quasi due secoli dopo. Il conte non vide mai realizzata la sua opera dato che morì nel 1402 e fu sepolto proprio al suo interno. Sin dalle prime fasi di vita della Certosa il monastero ha ospitato monaci dediti alla preghiera e al lavoro. Dopo Certosini, Cistercensi e Carmelitani, oggi sono ancora i cistercensi a occuparsi della gestione del complesso, delle visite guidate, della vendita di prodotti tipici e di articoli sacri.
La Certosa di Pavia contiene una preziosa concentrazione di dipinti, affreschi e decorazioni magnifiche. Di notevole importanza il polittico del Perugino, le figure alle pareti del Guercino, del Bergognone, di Giovan Battista Carlone e di Macrino d'Alba. Grande valore artistico viene attribuito anche al trittico degli Embriachi, in avorio, firmato da Baldassarre di Simone di Aliotto. Nel presbiterio si possono ammirare inoltre gli affreschi del Crespi e del Cerano, così come nel transetto, dove è collocata la tomba di Gian Galeazzo. Nella Certosa sono conservate anche le tombe di Ludovico il Moro e Beatrice d'Este.